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Приключения Пиноккио. История деревянной куклы. Уровень 1 / Le avventure di Pinocchio. Storia d’un burattino
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– Perche non puoi?

– Perche mi hanno mangiato i piedi.

– E chi te li ha mangiati?

– Il gatto, – ha detto Pinocchio, vedendo il gatto che si divertiva a fare ballare alcuni trucioli di legno.

– Aprimi, ti dico! – ha ripetuto Geppetto.

– Non posso stare ritto, credetelo. Oh! povero me! povero me, che mi tocchera a camminare con i ginocchi per tutta la vita!..

Geppetto arrampicatosi su per il muro, e entrato in casa dalla finestra.

Quando ha visto il suo Pinocchio sdraiato in terra e rimasto senza piedi davvero, allora ha sentito intenerirsi; l’ha preso subito in collo, si e dato a baciarlo e gli ha detto singhiozzando:

– Pinocchiuccio mio! Com’e che ti sei bruciato i piedi?

– Non lo so, babbo, ma credetelo che e stata una notte d’inferno. Tonava, e io avevo una gran fame, e allora il Grillo-parlante mi ha detto:

«Ti sta bene: sei stato cattivo, e te lo meriti» e io gli ho detto: «Bada, Grillo!..» e lui mi ha detto: «Tu sei un burattino e hai la testa di legno» e io gli ho tirato un manico di martello, e lui e morto, ma la colpa era sua, perche io non volevo ammazzarlo, ho messo un tegamino sulla brace accesa del caldano, ma il pulcino e scappato fuori e ha detto: «Arrivederla… e tanti saluti a casa». E la fame cresceva sempre, motivo per cui quel vecchino con il berretto da notte mi ha detto: «Fatti sotto e para il cappello» e io con quella catinellata d’acqua sul capo, perche il chiedere un po’ di pane non e vergogna, non e vero? Sono tornato subito a casa, e perche avevo sempre una gran fame, ho messo i piedi sul caldano per rasciugarmi, e voi siete tornato, e me li sono trovati bruciati, e intanto la fame l’ho sempre e i piedi non li ho piu!

E il povero Pinocchio ha cominciato a piangere.

Geppetto ha tirato fuori di tasca tre pere e ha detto:

– Queste tre pere erano la mia colazione: ma io te le do volentieri. Mangiale, e buon pro ti faccia [32] .

– Fatemi il piacere di sbucciarle.

– Sbucciarle? – ha replicato Geppetto meravigliato. – Male! In questo mondo, fin da bambini, bisogna avvezzarsi abboccati e a sapere mangiare di tutto, perche non si sa mai quel che puo capitare. I casi sono tanti!..

32

buon pro ti faccia – на здоровье

– Voi direte bene, – ha detto Pinocchio, – ma le bucce non le posso soffrire.

E quel buon uomo di Geppetto ha sbucciato le tre pere, e ha posto tutte le bucce sopra un angolo della tavola.

Quando Pinocchio in due bocconi ha mangiato la prima pera, ha fatto l’atto di buttare via il torsolo: ma Geppetto gli ha trattenuto il braccio, dicendogli:

– Non lo buttare via: tutto in questo mondo puo far comodo [33] .

– Ma io il torsolo non lo mangio davvero!.. – ha gridato il burattino.

33

puo far comodoможет пригодиться

– Chi lo sa! I casi sono tanti!.. – ha ripetuto Geppetto.

I tre torsoli, invece di essere gettati fuori dalla finestra, sono stati posati sull’angolo della tavola in compagnia delle bucce.

Pinocchio ha fatto un lunghissimo sbadiglio e ha detto:

– Ho dell’altra fame!

– Ma io, ragazzo mio, non ho piu nulla da darti.

– Proprio nulla, nulla?

– Ci avrei soltanto queste bucce e questi torsoli di pera.

– Pazienza! [34] – ha detto Pinocchio, – se non c’e altro, mangero una buccia.

34

Pazienza! – Ничего не поделаешь!

E ha cominciato a masticare. Da principio ha storto un po’ la bocca: ma poi una dietro l’altra, ha spolverato in un soffio [35] tutte le bucce: e dopo le bucce anche i torsoli, e quando ha finito di mangiare ogni cosa, si e battuto contento le mani sul corpo, e ha detto:

– Ora si che sto bene!

– Vedi dunque, – ha osservato Geppetto, – che avevo ragione io quando ti dicevo che non bisogna avvezzarsi troppo delicati di palato. Caro mio, non si sa mai quel che puo capitare in questo mondo. I casi sono tanti!..

35

in un soffio

в один миг

8

Geppetto ha rifatto i piedi a Pinocchio, e vende la propria casacca per comprargli l’Abbecedario

Il burattino ha cominciato subito a piangere, perche voleva un paio di piedi nuovi.

Ma Geppetto, per punirlo della monelleria fatta, l’ha lasciato piangere e disperarsi per una mezza giornata: poi gli ha detto:

– E perche devo rifarti i piedi? Forse per vederti scappare di nuovo da casa tua?

– Vi prometto, – ha detto il burattino, – che da oggi in poi [36] saro buono…

36

da oggi in poi – с сегодняшнего дня

– Tutti i ragazzi, – ha replicato Geppetto, – quando vogliono ottenere qualcosa, dicono cosi.

– Vi prometto che andro a scuola e studiero…

– Tutti i ragazzi, quando vogliono ottenere qualcosa, ripetono la medesima storia.

– Ma io non sono come gli altri ragazzi! Io sono piu buono di tutti. Vi prometto, babbo, che imparero un’arte, e che saro la consolazione e il bastone della vostra vecchiaia.

Geppetto che aveva gli occhi pieni di pianto e il cuore grosso dalla passione nel vedere il suo povero Pinocchio, non ha risposto altre parole: ma, ha preso in mano gli arnesi del mestiere e due pezzetti di legno stagionato, si e posato a lavorare di grandissimo impegno.

E in meno di un’ora, i piedi erano fatti.

Allora Geppetto ha detto al burattino:

– Chiudi gli occhi e dormi!

E Pinocchio ha chiuso gli occhi e ha fatto finta [37] di dormire. E nel tempo che si fingeva addormentato, Geppetto con un po’ di colla gli ha appicciato i due piedi al loro posto, e li ha appicciati cosi bene, che non si vedeva nemmeno il segno dell’attaccatura.

Appena il burattino si e accorto i piedi, e saltato giu dalla tavola dove stava disteso.

37

fare fintaпритворяться

– Per ricompensarvi di quanto avete fatto per me, – ha detto Pinocchio al suo babbo, – voglio subito andare a scuola.

– Bravo ragazzo.

– Ma per andare a scuola ho bisogno di un po’ di vestito.

Geppetto, che era povero e non aveva in tasca nemmeno un centesimo, gli ha fatto allora un vestito di carta fiorita, un paio di scarpe di scorza d’albero e un berretto di midolla di pane.

Pinocchio e corso subito a specchiarsi in una catinella piena d’acqua e e rimasto cosi contento di se, che ha detto:

– Paio proprio un signore!

– Davvero, – ha replicato Geppetto, – ma non e il vestito bello che fa il signore, ma e piuttosto il vestito pulito.

– A proposito, – ha soggiunto il burattino, – per andare alla scuola mi manca sempre qualcosa.

– Cioe?

– Mi manca l’Abbecedario.

– Hai ragione: ma come si fa per averlo?

– E facilissimo: si va da un libraio e si compra.

– E i quattrini?

– Io non ce l’ho.

– Nemmeno io, – ha soggiunto il vecchio, facendosi triste.

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